La scomparsa del Prof. Gian Paolo Chiusoli è stata come un fulmine a ciel sereno. Era una di quelle persone che sembrano inossidabili all'usura del tempo sia nel fisico che nella vivacità intellettuale. Con lui scompare una figura di riferimento nel panorama della Chimica italiana e un formidabile innovatore, di quelli che hanno fatto grande la nostra industria chimica negli anni sessanta e che hanno segnato il cammino storico della Catalisi Omogenea per lo sviluppo della Chimica Organica Industriale. La sua carriera, sviluppatasi prima come ricercatore industriale e successivamente nell'accademia, è stata un felice connubio, assai frequente nelle università anglosassoni, ma purtroppo molto raro in Italia, che ha saputo coniugare il meglio delle due esperienze, affiancando il rigore metodologico dello scienziato nello studio fondamentale di sistemi catalitici innovativi con l'importanza di dare un senso pratico alle proprie ricerche indirizzandole verso obiettivi di carattere applicativo.

Ho conosciuto Paolo Chiusoli nella metà degli anni settanta in Canada quando, apprezzato in tutto il mondo, aveva già concluso la sua esperienza nell'industria ed era diventato un professore universitario mentre io ero un giovane postdoctor alla UBC, Vancouver. Di lui colpiva la signorilità del tratto, la grande energia frutto di un'inesauribile curiosità intellettuale e l'affabilità con cui si rapportava anche con i più giovani, sempre interessato e pieno di incoraggiamento per le problematiche scientifiche che il suo interlocutore stava affrontando. Negli anni non è mai cambiato. Anche nei nostri ultimi rapporti, qualche anno fa in occasione della redazione del capitolo di un libro di cui era Editor ed era già molto avanti con gli anni, era sempre il solito: ottimista, energico ed affabile come tutti l'hanno conosciuto.

A nome della comunità dei Chimici Industriali italiani, del Consiglio Direttivo della Divisione di Chimica Industriale e mio personale esprimo il più vivo cordoglio ai familiari e a quella "famiglia" di stretti collaboratori che tanta parte ha avuto nella sua esistenza terrena.

Giorgio Strukul

Presidente della Divisione di Chimica Industriale